IL TERRITORIO - L'ISOLA DI SALINA

Una terra unica e straordinaria, un luogo speciale con mare cristallino, mirabili insenature, spiagge incredibili e tramonti dai caldi colori... Qui si pratica quella che si definisce “viticoltura eroica”.

Una Terra Unica e Straordinaria

L’arcipelago eoliano, di origine vulcanica, rappresenta uno splendido scenario naturale d’attrazione turistica per le sue caratteristiche ambientali e paesaggistiche uniche: il mare cristallino, le mirabili insenature, le spiagge e i tramonti dai caldi colori. Tra tutte le isole, Salina è certamente quella che più delle altre ha saputo salvaguardare e valorizzare la produzione del vino Malvasia.
Qui si pratica quella che si definisce “viticoltura eroica”: l’impianto del vigneto, difficile per la morfologia del terreno, è realizzato a terrazze con i tipici muretti a secco e costituito da piccoli appezzamenti con filari disposti su terreni scoscesi di origine vulcanica, ricchi di sostanze organiche e minerali. Gli allevamenti a spalliera o controspalliera permettono esclusivamente operazioni  condotte a mano.

Un Luogo Speciale

L’irrigazione nel vigneto è assente e questo determina stress severi sulla pianta durante il mese estivo. La vendemmia avviene nella prima decade di settembre sia per i vini bianchi, che per l’uva Malvasia destinata poi alla produzione della nostra Malvasia secca (Secca del Capo).

Durante la seconda decade di Settembre viene invece raccolta la restante parte dell’uva Malvasia, destinata invece a divenire passito, quando quest’ultima ha raggiunto un grado zuccherino più elevato (26-28°).

l' Isola di Salina

Salina, seconda isola più grande dell’arcipelago delle Eolie dopo Lipari, possiede il primo e il terzo rilievo più alto di tutto l’arcipelago: Il Monte Fossa delle Felci (962 m) e il Monte Porri (860). 

Da questi due vulcani deriva il suo nome greco, Didyme, la cui traduzione è “gemello”. L’attuale nome deriva invece da un piccolo laghetto presente nella frazione di Lingua, dal quale si estraeva il sale. 

Tra tutte le isole, è certamente Salina quella che piu’ delle altre ha saputo salvaguardare e valorizzare la produzione del vino Malvasia. Il vitigno malvasia fu importato nelle Lipari, secondo Diodoro Siculo, dai primi colonizzatori greci intorno al 588 avanti Cristo, e probabilmente le prime barbatelle di Malvasia furono impiantate a Capo Gramignazzi a Salina alla fine del diciottesimo secolo.