Ci siamo ispirati come sempre alla nostra terra ricca di colori e storia; nello specifico ci siamo ispirati allo stretto di Messina che è sempre stato un luogo ricco di suggestione e di fascino che ha contribuito significativamente a creare i tanti miti ad esso connesso. La navigazione dello Stretto, infatti, ebbe nell'antichità una bruttissima fama e realmente presenta notevoli difficoltà, specialmente per le correnti rapide ed irregolari. Anche i venti vi spirano violenti e talora in conflitto tra loro.
A volte, le correnti raggiungono una velocità di 90 Km all'ora e scontrandosi danno luogo a enormi vortici che sicuramente terrorizzavano i naviganti. I più noti sono quello che gli antichi chiamarono Cariddi (colei che risucchia), che si forma davanti alla spiaggia del Faro e l'altro Scilla (colei che dilania), che si forma sulla costa calabrese da Alta Fiumara a Punto Pezzo. Questi due vortici famosi derivano dall'urto delle acque contro Punta Torre Cavallo e Cannitello.
Cariddi è accompagnato talvolta da un rimescolarsi delle acque così violente da mettere in pericolo le piccole imbarcazioni. Tra le leggende più belle appartenenti al patrimonio culturale dell'antica Messina, la più nota è, senza dubbio, la leggenda che ricorda l'esistenza del mostro Cariddi, mitica personificazione di un vortice formato dalle acque dello stretto di Messina
Il nome Cariddi dal greco “ vortice”